CERTIFICAZIONI/QUALITÀ/AMBIENTE
Certificazione UNI EN ISO 45001:2018
Certificazione UNI EN ISO 14001:2015
Certificazione UNI EN ISO 9001:2015
Dal 01/09/2003 IR è un' azienda certificata ISO 9001. La certificazione riguarda la produzione e la distribuzione di prodotti consumabili e parti di ricambio per macchine da ufficio. IR ha scelto di fare questo investimento per assicurare ai Clienti un elevato livello qualitativo sia per quel che riguarda i prodotti sia per quanto concerne il servizio.
Attestazione di verifica UNI EN ISO 14021:2016
L'attestazione di verifica e convalida dell'asserzione ambientale autodichiarata "Cartuccia Rigenerata", attesta che IR ha definito tramite un proprio disciplinare tecnico regole e metodi per controllare il proprio processo di rigenerazione e i propri fornitori al fine di assicurare che le cartucce siano effettivamente rigenerate, cioè derivanti da un precedente utilizzo, garantendo minori impatti ambientali e consumi di risorse per la loro realizzazione. Tale asserzione ambientale è stata verificata e convalidata da un soggetto indipendente e accreditato (SGS) che prevede una sorveglianza annuale del mantenimento dei requisiti previsti.
Certificazione STMC
Certificazione UNI EN ISO 19752 e UNI EN ISO 19798
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' CE
REACH
RoHS II
Gli articoli forniti da I.R. ITALIANA RIPROGRAFIA SRL sono conformi alle prescrizioni riportate nella Direttiva Europea 2011/65/UE (RoHS II) e nella Direttiva Delegata 2015/863/UE riguardanti le restrizioni all'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. La direttiva prevede che al fine di contribuire alla tutela della salute umana e dell'ambiente, compresi il recupero e lo smaltimento ecologicamente corretto dei rifiuti AEE, i prodotti venduti non devano contenere le seguenti sostanze:
- Piombo (0,1%)
- Mercurio (0,1%)
- Cadmio (0,01%)
- Cromo esavalente (0,1%)
- Bifenili polibromurati (PBB) (0,1%)
- Eteri di difenile polibromurato (PBDE) (0,1%)
- Ftalato di bis (2-etilesile) (DEHP) (0,1%)
- Benzilbutiftalato (BBP) (0,1%)
- Dibutiftalato (DBP) (0,1%)
- Diisobutilftalato (DIBP) (0,1%)
In ottemperanza all'Articolo 7 Paragrafo C della Direttiva Europea 2011/65/UE I.R. ITALIANA RIPROGRAFIA SRL si impegna ad apporre il marchio CE sugli articoli considerati apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Direttiva RAEE
I.R. ITALIANA RIPROGRAFIA SRL presta particolare attenzione all'economia circolare ed ecosostenibile i cui pilastri sono Riduzione, Riuso e Riciclo. Le cartucce rigenerate sono un perfetto esempio di questa filosofia. Questo tipo di prodotto è stato recentemente individuato come apparecchiatura elettronica. Per questo motivo i nostri prodotti sono contrassegnati con l'apposito simbolo del cassonetto barrato per essere conformi alla direttiva.
Questo simbolo indica che il prodotto non deve essere trattato come rifiuto domestico e deve essere smaltito separatamente dagli altri rifiuti per permetterne un adeguato trattamento e riciclo. Seguendo queste istruzioni si garantisce che il prodotto venga trattato correttamente al fine di evitare possibili effetti negativi sull'ambiente e sulla salute umana favorendone il riutilizzo e/o riciclo dei materiali di cui è composta l'apparecchiatura.
NUOVA GUIDA AI CLONI 2015
Criteri Ambientali Minimi (CAM)
Il Piano d’Azione Nazionale rinvia ad appositi decreti emanati dal Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, l’individuazione di un set di criteri ambientali “minimi" per gli acquisti relativi ad una serie di “categorie merceologiche" tra le quali è indicata : elettronica (attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio e relativi materiali di consumo, apparati di telecomunicazione) I documenti “Criteri Ambientali Minimi" o “CAM", adottati con Decreto Ministeriale, riportano delle indicazioni generali volte ad indirizzare l’ente verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti e forniscono delle “considerazioni ambientali" propriamente dette, collegate alle diverse fasi delle procedure di gara (oggetto dell’appalto, specifiche tecniche, caratteristiche tecniche premianti collegati alla modalità di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa, condizioni di esecuzione dell’appalto) volte a qualificare ambientalmente sia le forniture che gli affidamenti lungo l’intero ciclo di vita del servizio/prodotto. I “Criteri Ambientali Minimi" sono individuati fra i criteri ambientali in vigore relativi alle etichette di qualità ecologica ufficiali già presenti sul mercato o fra altre fonti informative esistenti (per esempio le normative che impongono determinati standard ambientali quali le misure adottate nell’ambito della Direttiva ERP (Energy Related Products) relativa all’istituzione di un quadro per l’elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia") e attraverso le indicazioni che provengono dalle parti interessate dell’industria come le associazioni di categoria. La definizione dei CAM rientra fra i compiti assegnati al Comitato di Gestione. Per la loro elaborazione vengono istituiti dei gruppi di lavoro composti da esperti e da referenti delle associazioni di categoria dei produttori. I documenti così elaborati vengono sottoposti ad un confronto con gli operatori economici, tramite le associazioni di categoria e successivamente approvati dal Comitato di Gestione. La stesura finale dei CAM viene inviata ai ministeri interessati per acquisire eventuali osservazioni. Infine il documento viene adottato con Decreto del Ministro dell’ambiente e pubblicato in G.U. La struttura e la procedura di definizione dei CAM consente di facilitare al massimo il compito delle stazioni appaltanti che vogliono adottare o implementare pratiche di GPP ed essere in linea con i principi del PAN. Con un semplice copia ed incolla infatti, possono trasferire nei propri capitolati le caratteristiche ambientali utili a classificare come “verde" la fornitura o l’affidamento cui si riferiscono e i relativi mezzi di prova per verificare la conformità delle offerte pervenute ai requisiti ambientali richiesti. L’insieme dei criteri ambientali che vengono individuati, danno un quadro di riferimento utile alle stazioni appaltanti che, nel definire le specifiche tecniche di un capitolato d’oneri, così come recita la relativa disposizione normativa del codice dei contratti pubblici, sono obbligate “Ogniqualvolta sia possibile, a definirle in modo da tenere conto criteri di accessibilità per i soggetti disabili, di una progettazione adeguata per tutti gli utenti, della tutela ambientale". Inoltre fornisce indicazioni utili al mercato, che verrà gradualmente portato ad innalzare il livello della qualità ambientale dei prodotti e dei processi in linea con i trend normativi e di domanda sempre più attenta alla qualità ambientale. Si sottolinea inoltre che i criteri individuati dal Piano d’Azione Italiano sono redatti partendo dallo schema di criteri proposti dalla Commissione europea nel toolkit europeo. Attraverso il lavoro svolto i criteri proposti da livello europeo vengono adattati ed integrati per renderli più facilmente applicabili al contesto nazionale.
Qui di seguito potete trovare la versione più recente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nel mese di Novembre 2019.